SILVIO BRUNETTO
è nato il 30 agosto 1932 a Ceretta di san Maurizio Canavese (Torino). Giovanissimo si è iscritto ai corsi di figura delle Scuole San Carlo a Torino, mentre nel 1951 inizia a visitare il Museo Civico d’Arte Antica, dove ammira le opere esposte dei grandi e storici maestri che riprende con rapidi ed essenziali schizzi.
L’anno successivo frequenta i corsi del nudo dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Contemporaneamente approfondisce la conoscenza del disegno dell’incisore Marcello Boglione, della limpida impostazione realistica di Felice Vellan, sino a cogliere la delicata gamma cromatica di Mario Lisa e la fantasia di matrice surreale dei Surfanta.
Uno studio e una formazione che gli hanno permesso di dipingere una serie di preziosi nudi femminili, di eseguire a matita i ritratti dei pittori Carlo Musso e Umberto Colli e dei violoncellisti durante le prove d’orchestra e, in particolare, delineare la figura di Rigoletto con il luminoso tocco dell’acquerello.
Seguendo gli insegnamenti di Marcello Boglione, dal 1953 al 1955, ha preso parte alle mostre del “Gruppo Bianco e Nero” allestite alla torinese Galleria della “Gazzetta del Popolo”.
Nel 1962 espone per la prima volta al Piemonte Artistico e Culturale di Torino, nel 1967 è presente alla “sociale” della Promotrice delle Belle Arti al Valentino e inaugura la prima mostra personale alla Galleria La Bottegaccia di Giaveno, vince il Premio al Trofeo Nazionale Gancia a Mango d’Alba e il Premio di Pittura Navetta d’Oro Città di Chieri, EPT-Pro Moncalieri.
Dopo aver partecipato nel 1969 alla Prima Biennale d’Arte Figurativa Contemporanea alla Galleria Arteviva di Torino, nel 1971 inizia a esporre al Circolo degli Artisti, dove presenta sino al 2017 le sue opere dal tratto figurativo, sempre misurato nella delicata resa dei soggetti, insieme a Ottavio Mazzonis, Angelo Saglietti, Roberto Terracini, Giuliano Emprin e Virgilio Audagna.
E nel 1974 collabora proprio con lo scultore Virgilio Audagna alla scuola di perfezionamento artistico di Cinaglio d’Asti.
Del 1983 è la mostra al Circolo degli Artisti di Torino, a cura di Angelo Mistrangelo, autore della monografia “Silvio Brunetto” delle edizioni F.I.M.I. di Torino e nel 1984 espone alla Camera di Commercio Italiana di Parigi.
Il suo percorso artistico e pittorico è corredato nel 1988 da un’ampia opera monografica, curata da Angelo Mistrangelo. L’anno seguente è invitato con una mostra personale alla Galleria Hyakugo di Tokyo e partecipa alla collettiva “Pittori e scultori da Torino a Volgograd”, Sala delle Esposizioni dell’Unione degli Artisti, Provincia di Torino, Regione di Volgograd.
Nel 2003 presenta al Circolo degli Artisti di Torino la monografia (Edizioni Alpi, Torino)dal titolo “Il fascino della neve”, curata da Angelo Mistrangelo, e nello stesso anno tiene una mostra personale alla Galleria Berman di Torino. Nel 2006 è invitato, in occasione delle Olimpiadi Invernali a Torino, all’esposizione “Olimpiadi Invernali 2006, neve a Torino”.
Nel 2012 la Regione Autonoma Valle d’Aosta gli dedica la rassegna “La Vallée, luci e colori” a cura di Angelo Mistrangelo con il coordinamento di Giuliana Godio. E tra il 2013 e il 2017, la Galleria Fogliato di Torino ha ospitato ben tre sue personali.
Nel corso della sua attività Brunetto ha partecipato e vinto diversi concorsi e premi di pittura a livello nazionale, e collaborato con gli scrittori piemontesi per illustrare le copertine dei loro libri come il giallo di Pier Massimo Prosio “Natale al Castello” delle Edizioni Fògola.
a cura di Angelo Mistrangelo
La Mostra – Presentazione a cura dell’Archivio Brunetto
Nella sua arte, sono molti quelli che Silvio Brunetto chiamava “motivi prediletti”. Tra questi, la montagna ha portato il Maestro a esplorare cime e vallate che cattura nei diversi momenti della giornata e in differenti condizioni meteorologiche; non ha fatto eccezione la Val di Susa che oggi, all’interno della Chiesa di San Rocco a Condove, ospita la mostra Luce e Colore. Omaggio a Silvio Brunetto. Un omaggio al pittore cui è dedicata questa prima retrospettiva, fortemente voluta dalla Signora Giuliana Brunetto in ricordo del percorso artistico del marito e accolta dalla Associazione Culturale Eleval - Momenti d’Arte e dal Gruppo Amici Chiesa di San Rocco con i quali l’Archivio Brunetto è entrato da subito in sinergia.
La mostra espone quei soggetti in cui l’artista si è imbattuto quando era un giovane studente dell’Accademia e su cui, da adulto, è tornato, eleggendoli a “testimonianze dipinte”. Dai paesaggi innevati per i quali è abitualmente ricordato, alle principali mete dei suoi viaggi, così come i luoghi degli affetti come il Monferrato.
Luce e ombra instaurano un dialogo con l’occhio del visitatore che percepisce, di ogni pennellata, le diverse sfumature di colore. I grandi spazi aperti si alternano agli scorci urbani di Torino, Venezia e Parigi. A essere sollecitato non è soltanto lo sguardo dell’osservatore ma anche il suo udito: voci e rumori travolgono i luoghi dipinti dal Maestro in cui, spesso, ci si ritrova. Altre volte, attutito da quella neve che tanto affascinava l’artista, il suono si fa silenzio, accompagnando il visitatore verso una riflessiva contemplazione della natura che lo porta a domandarsi “se davvero la neve è sempre bianca oppure risenta del variare della luce, se il sole la riscalda o se l’ombra la raffredda”.
Tutte le opere in mostra provengono dall’Archivio Brunetto che conserva gran parte della sua produzione pittorica. Avviata nel 2021, l’attività di catalogazione è confluita in un archivio digitale, presto consultabile online, per il quale sono state raccolte tutte le opere di proprietà della famiglia, dai primi studi e bozzetti dell’età giovanile sino agli oli e agli acquerelli di recente produzione. L’aiuto e la collaborazione della famiglia hanno permesso di ricostruire le abitudini dell’attività pittorica del Maestro restituendo al visitatore la mano del pittore dietro ogni opera, riunendo quelli che Silvio Brunetto definiva “ricordi dipinti”.